Francesco Niccolini | Luigi D'Elia

DELLA NATURA SELVAGGIA
Il teatro nel bosco di Luigi D’Elia e Francesco Niccolini
2009-19

contiene il testo completo dello spettacolo ZANNA BIANCA

Edizioni Cuepress
2019

Nel dicembre 2009, debuttava Storia d’amore e alberi, un piccolo monologo che Francesco Niccolini aveva scritto dieci anni prima e che aveva deciso di regalare a Luigi D’Elia, all’epoca giovane guida ambientale. Quello spettacolo è stata la prima pietra di una collaborazione che in dieci anni ha portato la strana coppia D’Elia-Niccolini a realizzare una serie di narrazioni che hanno attraversato il teatro italiano. Spettacoli artigianali che si chiudono in un’auto, viaggiano in aereo, hanno raggiunto Cile, Spagna, Svizzera e tutte le regioni d’Italia. Spettacoli anomali, ma con un cuore che accomuna questi due artisti tanto diversi tra loro da risultare perfettamente complementari: il bosco.

 «Ogni volta che l’umore mette il cupo prendono il largo», e poi si mettono a raccontare. Un racconto che nasce sempre dal silenzio.

Sandra Gesualdi

«Se penso a Francesco e Luigi vedo il cielo coprirsi di foglie e mi sembra di sentire un richiamo irresistibile e distante che per intenderci chiameremo "della foresta". Certo il riferimento è a Jack London e alla sensazione di chiuso che le genti mediterranee avvertono quando sono costrette per lungo tempo in uno spazio astratto e celato come una sala prove, un palcoscenico, un cinema, e che presto o tardi le porterà a scattare in direzione di uno spiraglio, una soglia dove intercettare la lama del sole, l’aria di fuori. Mi sono convinto che l’incontro tra Francesco e Luigi sia avvenuto su quel limitare tra interno ed esterno e che il loro sodalizio in questi dieci anni abbia funzionato più o meno come un processo di fotosintesi, una reazione di boschi e di piazze, di memorie collettive e ferite personali, di teatro civile e ambientalismo, capace misteriosamente di liberare più ossigeno di quanto ne consumi.»

Lorenzo Pavolini  

«Tornavamo in nave dalla Grecia. Pioveva forte. Non distinguevi il mare dalla pioggia. Accaddero molte cose in quel viaggio di ritorno. La mia vita era ad un bivio. Eravamo in viaggio con tutta la compagnia. Lo spettacolo che avevamo fatto era stato disastroso anche in Grecia. D’Elia è inadeguato, mi ricordo che dicevano. Mi fa sorridere questo. Perché penso che molti lo dicano anche ora. Ad un tavolino, tutti seduti intorno, decidemmo che non valeva la pena andare avanti con quel lavoro. Qualcuno pianse. Francesco è sempre stato schietto, senza fronzoli. Disse, Luigi come attore non vale, se volete posso provare a riscrivere il testo per una narrazione. Credo che Luigi sia un narratore, no un attore. Se volete ci proviamo.
Bene, in quella nave avvolta dalla pioggia, era la prima volta che qualcuno aveva visto un narratore in me. Sarò per sempre grato a Francesco di questo. Di molte altre cose gli sono grato, dei tanti doni gratuiti, dei tanti aiuti, ma di quella visione quel giorno sulla nave più di tutto.»

Luigi D'Elia

 

Luigi D’Elia È un narratore, autore e costruttore di scene. Conduce una ricerca sul racconto della natura, attraverso una pratica del racconto diretta e senza intermediari con la natura e la sua materia. Il suo nuovo progetto d’arte si chiama Inti - landscape of the moving tales.  

Francesco Niccolini Attraverso il proprio mestiere di drammaturgo vigila sul malessere dell’umanità. Tra gli artisti con i quali ha un rapporto forte e stabile ci sono Marco Paolini, Luigi D’Elia, Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer, Arca Azzurra Teatro, Emanuele Gamba, Vetrano e Randisi. Ha da poco pubblicato per Mondadori il suo primo romanzo Il lupo e la farfalla.